Caro Robert,
il tuo giuramento di fedeltà mi ha fatto sospirare di sollievo. Come hai scritto di tuo pugno avevi lasciato il Trono vuoto di fatto, in mano ad un buffone. Puoi benissimo capire come io, sebbene non avessi la smania di diventare sovrano, non potessi lasciarlo a Jack Sonaglio.
Dovermi sedere su quelle lame, come ben sai, per me sarà un peso difficile da sopportare. Anche vista la mia età fisica, che risulta senz'altro avanzata. E' innegable.
Ma come hai auspicato nel tuo giuramento, cercherò con tutte le forze che mi rimangono in corpo di svolgere il mio compito al meglio. I giorni che mi separano dai miei avi non sono poi così tanti, e per questo voglio almeno che possano essere sereni per tutti coloro che saranno toccati dalle mie decisioni.
Questo mio desiderio mi impone di compiere scelte difficili. Prima tra tutte quella di chiedere nel mio talamo una donna delle Isole di Ferro a me sconosciuta, di cui ancora non so il nome, ma che di certo conserverà in sé l'asperità delle isole da cui proviene per tutti i giorni che passerà in mia compagnia.
In secondo luogo la necessità di ascoltare altre voci oltre alla mia, pure questo in nome dell'unità di un regno che ad oggi risulta essere frammentato.
Robert, tu fai un passo verso la pace in un momento in cui le nostre Case sono in guerra. Una guerra necessaria ad assicurare sul trono qualcuno che non fosse di fatto un buffone, sebbene molti possano avere molti dubbi sul mio insediamento ad Approdo. Io stesso non credo di essere il migliore per questo ruolo: forse il meno peggio.
Tuttavia, questo impone di siglare un accordo di pace tra Casa Arryn, che ora rappresenta il Trono, e Casa Baratheon.
C'è da considerare che è vero che Casa Baratheon non ha arrecato danno alla Valle e che questa considerazione è vera anche nell'altro senso, ma bisogna anche guardare al fatto che la maggior parte delle truppe Martell si trovano a trecento miglia dalla Porta Insanguinata. E sarò anche vecchio, ma non sono stupido. Se tu non avessi quantomeno promesso di poter difendere la Marca mai dei dorniani si sarebbero spinti così a Nord. Il tuo benestare, se non il tuo ordine, c'è stato.
Inoltre, vorrei che la pace alla quale auspichiamo di giungere sia condivisa da tutti i Sette Regni che ora rappresento, e non solo dalla piccola Valle. Per questo mio nipote e Maestro Colemon interrogheranno il Concilio Ritretto e, in generale, i rappresentanti delle Casate in guerra con te, sulla loro opinone sul da farsi.
Dal mio punto di vista il quesito non è SE si raggiungerà una pace, ma sul COME la si raggiungerà. Dal tuo giuramento ho sentito le tue richieste e le motivazioni da te addotte. Ora devo sentire l'altro schieramento.
Ti assicuro fin d'ora che le truppe Arryn non si addenteranno nella Tempesta in quanto, stante il tuo giuramento, non ha senso per me nuocere a chi si proclama parte dei Sette Regni. Tanto più che l'affetto che mi lega a te è grande, e che spero che al più presto la pace possa tornare anche nel Sud del Reame.
Ti assicuro inoltre che questa questione sarà posta al Concilio nella giornata di domani, all'inizio dei lavori.
Con grande affetto,
Jon
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Re Jon Arryn
In passato:
- Pincipe Doran Nymeros Martell, Principe di Dorne e Lord di Lancia del Sole. Per colpa di Mace Tyrell il Bellissimo rimane solo un ricordo
- Lord Hoster Tully, Protettore del Tridente e dell'Ovest
- Tormund, Veleno di Giganti, Pugno di Tuono, Soffiatore di Corno, Marito di Orse, Grande Affabulatore, Distruttore del Ghiaccio, Voce degli dei, Re dell'Idromele di Ruddy Hall, Padre delle Armate del Popolo Libero, Scalatore della Barriera, Reietto nei Sette Regni