Suo figlio Petyr lo trovo’ appoggiato alla finestra del suo solarium, quella che dava sulla sponda nord.
Si intravedevano lontano ancora quel gruppetto di cavalieri allontanarsi. A Lord Frey sembrava ancora di vedere lo stemma del metalupo sventolare dalla lancia di uno di loro.
“Non hanno voluto fermarsi” la sua non era una domanda ma un’affermazione.
“No padre” rispose Petyr. Dei figli di lord Walder Petyr lo zoppo era il suo braccio destro, il suo attendente, consigliere e confidente. Il lord delle Twins voleva bene, come poteva voler bene Walder Frey certo, a Stevron, il suo erede. Ma il suo preferito era Petyr, e non per quella caduta da cavallo che lo aveva reso zoppo ad otto anni, ma perché in lui rivedeva se stesso. Forse in cuor suo lord Walder avrebbe voluto che a succedergli fosse Petyr, anche se non lo avrebbe mai ammesso.
“Lord Rickard si scusa ma preferisce proseguire subito per l’Incollatura. È certo che dopo quello che sta accadendo capirai la sua fretta di raggiungere le sue terre”.
“Lo immaginavo” Walder Frey chiuse l’imposta alla finestra e andò a sedersi alla sua scrivania. “Un Regno senza Re, Leoni nel Tridente, assassini e rapitori impuniti. Forse davvero l’Inverno sta arrivando come dicono gli Stark”.
Si fermò per qualche secondo a guardare il figlio poi concluse “A lord Rickard il passaggio era dovuto. Da ora in poi nessuno deve passare più per il Guado. A meno che non sia convincente”.
[Modificato da AXL BARATHEON 03/11/2017 00:45]
Walder Frey, Lord delle Twins
"Se un uomo non ha sogni da inseguire, o i suoi sogni non valgono nulla o non vale nulla lui"
"O al problema c'è soluzione e allora è inutile preoccuparsi, o al problema non c'è soluzione e allora è inutile preoccuparsi"
"Meglio tenere la bocca chiusa e sembrare stupidi, che aprirla e togliere ogni dubbio"