L'accampamento Martell

Oberyn mordicchiò il capezzolo scuro di Melara Sand facendola gemere.
Dal seno si alzò verso il collo fino alla bocca vorace di lei.
Il Principe assaporò un lungo bacio umido al sapore di vaniglia e chiodi di garofano, poi distese la sua concubina sulla schiena e le aprì le gambe.
Era umida. Come sempre.
Quando raggiunsero il piacere, Melara inarcò la schiena mentre Oberyn le torceva un capezzolo.
Oberyn si staccò da lei e andò verso il bacile.

"Credo che la cena sia quasi pronta e mio fratello potrebbe avere invitato qualche ospite speciale, è quasi ora di andare..." disse, mentre si ripuliva.

"Sei sicuro che ti sarà concesso tenermi con te ai vari banchetti?"

"A un Principe è concesso fare come più gli aggrada." rispose Oberyn mentre iniziava a vestirsi.

"Non ti annoierai a tutte queste cene in cui non si farà altro che parlare?" disse Melara in tono malizioso. "Potrei decidere di non indossare nulla sotto la gonna, così se il mio principe sarà annoiato, non dovrà fare altro che abbassarsi sotto il tavolo per farsi passare la noia."

Oberyn le sorrise con gli occhi pieni di desiderio mentre le lanciava il vestito.

Il Principe Doran vide entrare nella grande tenda gialla, rossa e arancione il Principe Oberyn accompagnato dalla sua concubina.
Doran comprendeva le usanze e i costumi dorniani, ma sapeva che molti altri lord dei Sette Regni non sarebbero stati altrettanto comprensivi. Avrebbe voluto che il fratello avesse lasciato Melara alla sua tenda, meglio ancora a Dorne, piuttosto che rischiare di offendere gli altri lord. Ma difficilmente sarebbe riuscito a persuadere Oberyn a percorrere la via della cautela.

Nella grande tenda, Doran aveva fatto disporre dei tavoli a cavalletti e aveva dato indicazioni per la preparazione di un gustoso anche se non eccessivo banchetto.
A breve sarebbero arrivati i loro onorati ospiti.

La voce squillante di un giovanotto risuonò interrogativa fuori dalla tenda del Principe di Dorne
"C'è ANCHE il principe Doran in persona, Ser? Proprio il Principe DORAN MARTELL?"
La voce adulta, più pacata, interruppe lo schiamazzo.

Qualche istante dopo, la guardia all'ingresso annunciò ser Quentyn Tyrell e il suo scudiero.

All'accampamento Martell giunse anche Lord Mace, poco in ritardo rispetto al cugino. Lo scortava sua moglie Alerie. Entrambi indossavano i colori della nobile casata Tyrell.
Il principe Doran accolse il lord con eleganza e rispetto, a differenza del fratello Oberyn, che tentò di essere cortese con scarsi risultati. Lord Mace sorrise, sapeva cosa aspettarsi e fu lieto di ridere alle sagaci battute della Vipera Rossa.
Dopo i soliti convenevoli e conversazioni di poco conto Mace propose un brindisi.
"All'amicizia che lega le nostre casate!"

Il Principe Doran rispose al brindisi sollevando la coppa. "All'amicizia che lega le nostre casate ripetè."
Oberyn si unì al brindisi.

Posò la coppa e si rivolse a ser Quentyn, seduto alla sua sinistra.
"Ser, avete scoperto altro sul conto di quel cavaliere misterioso?"

Elia, seduta oltre ser Quentyn, alzò gli occhi al cielo.
"Mio fratello non fa che parlare di quel cavaliere. Se non fosse che aveva il volto coperto, penserei che si sia innamorato di lui."

Oberyn sorrise.
"Melara soddisfa tutti i miei bisogni. Non ti preoccupare di ciò, sorella."

Doran si rivolse a lord Mace:
"Lady Jeyne Gargalen mi ha riferito che ci sono pirati al largo della Costa del Sale.
I soliti farabutti delle Stepstones... Se dovessero spingersi verso ovest potrebbero minacciare le navi in partenza da Vecchia Città e Arbor.
Fossi in voi, avviserei i vostri lord di prestare più attenzione del solito."

Ser Arthur Dayne, 03/10/2017 14.26:

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Posò la coppa e si rivolse a ser Quentyn, seduto alla sua sinistra.
"Ser, avete scoperto altro sul conto di quel cavaliere misterioso?"

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"Ahimè, invero poche, mio Principe. Il giovane Will, qui, potrebbe avere più fortuna, immagino. Sono certo che prima che sia veramente buio troverà l'oggetto delle vostre curiosità. Ha un talento per farsi raccontare storie."
Ser Quentin ride e fa per riempire nuovamente la coppa a tutti.

Ser Arthur Dayne, 03/10/2017 14.26:

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Elia, seduta oltre ser Quentyn, alzò gli occhi al cielo.
"Mio fratello non fa che parlare di quel cavaliere. Se non fosse che aveva il volto coperto, penserei che si sia innamorato di lui."

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"E' stato un incontro piuttosto curioso, Principessa, fidatevi. Indossava una di quelle maschere di cuoio che sono soliti portare i nobili Essosiani durante certi balli in maschera, sapete? Ma di una foggia che personalmente non avevo mai visto."

Ser Arthur Dayne, 03/10/2017 14.30:

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Doran si rivolse a lord Mace:
"Lady Jeyne Gargalen mi ha riferito che ci sono pirati al largo della Costa del Sale.
I soliti farabutti delle Stepstones... Se dovessero spingersi verso ovest potrebbero minacciare le navi in partenza da Vecchia Città e Arbor.
Fossi in voi, avviserei i vostri lord di prestare più attenzione del solito."

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"Notizie incresciose" commentò lord Mace. "Ma ho già preso precauzioni. Più voci sono giunte a Highgarden a mettermi in guardia. L'Altopiano non può permettersi attacchi e perdite di questo tipo, ma parliamo di cose più allegre, avremo modo di trattare argomenti seri nei prossimi giorno, quando le nostre spalle saranno private dal peso del viaggio." Si riempì la coppa e fece per brindare. "Brindiamo..." balbettò a corto di idea. "Brindiamo al vino! Che solo noi sappiamo apprezzare veramente!"

Era metà mattina, quando Robert lasciò il proprio accampamento per andare verso quello del Principe del Dorne.
"Bene oggi mi aspetta una giornata all'insegna del vino" pensò Questa mattina i Martell e nel pomeriggio i Tyrell
Tra i Bartheon e i Martell c'erano sempre state delle scaramucce, mai una guerra diretta vera e propria, ma gli uni erano sempre pronti ad approfittarsi delle debolezze dell' altro.
Al torneo uno degli avversari più temibili sarebbe stato senza dubbio la Vipera Rossa, il fratello del principe. Forse avrebbe incontrato anche lui nell'accampamento Doriano.
La grande tenda dei colori del fuoco era ben visibile davanti a lui, Robert prese quella direzione con passo deciso.

Doran fu informato che stava per giungere all'accampamento lord Robert Baratheon. Diede ordine che venisse accompagnato nella grande tenda.

Quando il Lord delle Terre della Tempesta entrò, Doran lo salutò:
"È un piacere avervi con noi, milord.
Posso offrirvi qualcosa per rompere il digiuno?"

I servitori stavano portando in quel momento caraffe di vino e di birra, e vassoi con forme di pane, spiedini e frutta.

Nella tenda c'erano anche Elia, Oberyn e Melara.

"Volentieri Principe Martell"
Così dicendo Robert attese che i principi del Dorne e le due donne presenti si sedettero prima di accomodarsi di fronte al dignitario.
Prese un calice di rosso, ma prima di assaporarlo si rivolse alla donna dalla carnagione ambrata. "Vogliate perdonarmi My Lady, ma se il volto dei principi Doran e Oberyn mi è noto e la somiglianza con questa splendida donna," disse offendo un sorriso e un piccolo inchini rivolto all'altra ragazza presente, "non possono che farmi intendere che lei sia la rosa del deserto, la splendida principessa Elia. Non ho la fortuna di conoscere il vostro nome."
un altro sorriso si allargò sul volto di Robert.

"Il mio nome è Melara Sand, se compiace milord." la donna chinò il capo in segno di rispetto.

Il Principe Oberyn le prese una mano e le baciò le dita.
"È la mia concubina, lord Robert."
Poi si rivolse a Melara e in tono giocoso disse: "E ti ricordo che devi compiacere me, non milord."

"Non era certo mia intenzione mancarvi di rispetto, principe Oberyn" rispose Robert in tono bonario.
Le estrazioni del torneo gli erano state favorevoli, non avrebbe incontrato la vipera rossa prima dei quarti di finale sia nella danza che nel duello. Però il principe del Dorne era sicuramente un avversario temibile e Robert non voleva vederlo scendere in campo con il desiderio di vendicare uno sgarbo subito oltre che con il solo obbiettivo di vincere.
"Spero che il viaggio dal lontano Dorne, sia stato confortevole, i miei uomini mi hanno informato di un recente inasprirsi di attacchi di fuorilegge lungo la “Strada delle Pietre” e sul confine.
Fa quello che mi è stato detto sono un gruppo di banditi ben organizzati che non hanno paura di sfidare l'autorità e di spingersi ad attaccare le città. Sono ben armati, probabilmente molti ex soldati si annidano tra le loro fila, hanno anche l'appoggio di qualche nave e sicuramente alla loro guida deve esserci un uomo influente con desiderio di potere.
Io personalmente ho inasprito le difese lungo tutte la fascia delle terre città più importanti, perché dopo mesi di scorribande mi aspetto un gesto eclatante mirato a uscire allo scoperto e a farsi un nome."
Poi sollevò il calice
"ma non siamo quei per addoloraci con queste preoccupazioni, siamo qui per festeggiare. Allora io brindo all'ospitalità del Dorne, alla cortesia dei suoi principi e alla bellezza delle sue lady" così dicendo questa volta sorrise alla principessa Elia "sono lieto che i sette vi abbiano preservato durante il viaggio. Che il guerriero vi renda onore sul campo Principe Oberyn, quale unico rappresentante del Dorne sentirete il peso della responsabilità di tutta sulle vostre spalle" poi si fermò un istante " anche se mi hanno dette che forse c'è un altro cavaliere proveniente dalle vsabbie del deserto di cui dovrei preoccuparmi, un certo Ulrik.."

"Ulrick Sand, sì." rispose il Principe Doran. "È un bastardo della zona del Torentine. Un cavaliere errante."

"Abile come ogni dorniano, ma non credo che darà noia a un guerriero come voi, lord Robert." aggiunse Oberyn. "E non mi avete mancato di rispetto. Non potevo certo pretendere che poteste conoscere Melara senza averla mai vista prima... Mi sarei ritenuto offeso in caso contrario." disse sorridendo in modo malizioso.

Doran si inserì:
"Il viaggio da Dorne è stato confortevole. Anzi, abbiamo portato un dono per voi dalle nostre terre."
Fece un cenno a un servitore che porse a lord Robert una cassa piena di arance rosse.
Doran, Oberyn e Elia risposero al brindisi delle Terre della Tempesta.

"Abbiamo udito anche noi le voci in merito a dei fuorilegge nelle vostre terre. Forse qualcosa di più di semplici fuorilegge, come avete detto voi.
Qualora abbiate necessità di aiuto per stanare e sradicare queste bande di briganti non dovete far altro che chiedere.
Sappiate che tengo in alta considerazione l'amicizia tra i nostri territori. Quelli che sono stati gli screzi del passato... appartengono al passato, appunto.
Non è un segreto che il fatto di essere cresciuto a Nido dell'Aquila insieme a Eddard Stark abbia fatto in modo di avvicinare molto le casate Arryn, Stark e Baratheon.
Per questo motivo sarebbe per me un onore se prendeste come protetto uno dei figli dei miei lord dorniani nelle Terre della Tempesta."

"Sarà un piacere mio principe ospitare un figlio cadetto di una delle vostre spade giurate nelle Terre della Tempesta. Non sono molti i lord che mi chiedono questo privilegio, i più tendono a preferire terre verdi come l'altopiano o il tridente, anche l'ovest e la valle sono mete ambite, ma se mi permettete come clima e asprezza dell' ambiente le nostre terre possono competere solo con quelle dello Stark e del Greyjoy. ah ah ah" poi aggiunse " ma sono certo che un ragazzo venuto su tra le calde sabbie del deserto possa sopportare anche qualche vigorosa tempesta.
Avete delle preferenze su quale famiglia debba accogliere il ragazzo e su quale nobile casata del deserto voglia intraprendere questa impresa?"

"Sulla scelta della destinazione lascerò decidere a voi, milord. So che farete la scelta giusta..
Quanto al protetto da inviarvi... Stavo pensando a Dickon Manwoody.
Un bravo ragazzo, ma un po' troppo spesso ha la testa tra le nuvole.
Le Terre della Tempesta sono quello che ci vuole per farlo scendere con i piedi ben saldi a terra."